Una indagine che stende una nube scura sull’inaugurazione della stazione Mediopadana, quella aperta dal procuratore capo di Reggio Emilia Giorgio Grandinetti. Come scrive l’agenzia di stampa Ansa, il procuratore ha aperto un fascicolo sulla stazione Mediopadana e diventerà la fermata intermedia dell’Alta velocità fra Milano e Bologna. Ci sono due filoni di indagine: uno riguarda presunte irregolarità sulla gestione dei subappalti, l’altro ruota intorno a un 59enne, originario di Catania e residente a Reggio, gravato da precedenti penali, tra cui omicidio, e ritenuto affiliato alla cosca catanese dei Cursoti. Dalle verifiche dei carabinieri sarebbe stato presente dal 2001 prima nel cantiere Tav e poi in quello della Mediopadana come custode, regolarmente assunto. Quattro le persone finite nell’inchiesta: Antonio Simbari, originario del Crotonese, amministratore unico della Si.To Costruzioni; Giovanni Capuci, già presidente del cda di Scarl Sermidese nel Mantovano; Daniele Vegetti, amministratore unico della Vegetti Sns di Piacenza e Salvatore De Luna, amministratore della Cimolai Spa di Pordenone. A loro è contestato l’articolo 21 della legge 646/82: nel cantiere di Mancasale hanno lavorato dipendenti della Si.To Costruzioni come distaccati, tuttavia per questo tipo di contratto,secondo gli inquirenti, mancherebbero i presupposti. Inoltre, Italferr avrebbe concesso l’autorizzazione al subappalto senza aver chiesto le informazioni antimafia obbligatorie. A De Luna è contestato anche l’articolo 22 della stessa legge perchè avrebbe fatto lavorare fino a marzo 2012 il 59enne come guardiano, nonostante non abbia la qualifica di guardia particolare giurata.
fonte: http://www.lanuovaprimapagina.it/sezioni/85/reggio
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