In Bangladesh un palazzo di otto piani è crollato e sono morti almeno 381 operai. Lavoravano in assenza delle più elementari condizioni di sicurezza e producevano capi per conto di multinazionali. Anche in Italia ieri è avvenuto un crollo di un edificio provocando un morto.
Una camicia di colore scuro, sporca di polvere, fotografata tra le macerie. Sul tessuto, l’etichetta verde acceso. Dalle macerie del Rana Plaza, il palazzo di otto piani alla periferia di Dacca, in Bangladesh, che lo scorso mercoledì si è sbriciolato uccidendo almeno 381 operai, cominciano ad affiorare le prime verità. Le fabbriche tessili che avevano sede nel palazzo, e i cui dipendenti lavoravano in assenza delle più elementari condizioni di sicurezza, producevano capi di abbigliamento per conto di multinazionali occidentali.
Intanto ieri in Italia, un crollo interno ha travolto e ucciso un muratore rumeno di 46 anni, gli abitanti del centro diVelletri ricostruiscono la storia di un restauro come tanti. Lavoratori stranieri sottopagati, scarsa o assente la sicurezza, tutto rigorosamente in nero. “Sentiamo di persone che accettano 30 euro al giorno in nero pur di lavorare”, raccontano alcuni sindacalisti. “Altri due operai che lavoravano nello stesso cantiere pare siano scappati”, spiegano, a sottolineare come la strada dell’illegalità sia sempre più battuta dalle imprese edili e dai privati in cerca di risparmio. Estreme conseguenze di una crisi che pagano molti lavoratori stranieri. “Ci trattano come schiavi”, attacca Constantin Florea, della comunità rumena di Velletri, che denuncia ritmi di lavoro insostenibili.
Il Primo Maggio oltre che ad essere una festa per chi il lavoro ce l’ha, è una commemorazione per chi l’ha perso, per chi si è suicidato perché si è sentito privato della dignità, per chi è morto per la mancanza di sicurezza.
A tutti va un augurio speciale tranne a chi, governando il paese, ha provocato questo e continua!
Inaccettabili i drastici tagli sociali anti crisi e Vergognosi i mancati investimenti sul futuro economico del nostro Paese!