Attaccati e biasimati Favia e Defranceschi da: PD PDL SEL LEGA E UDC. I consiglieri del M5S dicono: “I nostri emendamenti volevano togliere i loro privilegi. Si sono inventati ogni tipo di scusa pur di non votarli. E mai una parola nel merito delle proposte.”
Un clima decisamente acceso oggi in Assemblea legislativa, dove il Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna ha votato l’assestamento di bilancio 2012. Tutti bocciati i ben 21 emendamenti presentati dal Movimento 5, Stelle, in particolare sul taglio dei costi alla politica. Tanto che Giovanni Favia, al termine delle votazioni, si sfoga: “C’è una strenua difesa dei privilegi, una precisa scelta politica: ci hanno attaccato per tutto il tempo senza mai entrare nel merito”.
I vitalizi. Lo scontro è stato acceso su alcune voci che per i grillini avrebbero bisogno di una sforbiciata, a partire dai vitalizi e dal divieto di cumulabilità per quelli degli ex consiglieri regionali e gli incarichi retribuiti in seguito. Favia in aula fa due esempi. Il primo riguarda Duccio Campagnoli, oggi presidente di BolognaFiere, che dunque “prende un lauto stipendio presso un’istituzione controllata da soci pubblici”. Il secondo esempio è quello del presidente della provincia di Modena, Emilio Sabattini, che “paghiamo con soldi pubblici sia per l’attuale incarico che con il vitalizio”. Gian Guido Naldi (Sel), pur ammettendo che “ci sono ingiustizie da affrontare”, attacca il Movimento: “Non è attraverso questi strumenti politici che si combatte la crisi”.
Le reazioni. Piogge di critiche da parte di tutta l’Aula a Favia e Defranceschi. A partire dal Pd. Luciano Vecchi, relatore di maggioranza per l’assestamento bolla le proposte dei grillini come “iniziative estemporanee”. Per un altro democratico, Giuseppe Paruolo, il Movimento 5 Stelle sceglie la via del “pacco” di emendamenti presentati direttamente in aula solo per “poter raccontare di una politica sorda”.
Emendamenti “di bandiera” che invece “meriterebbero una vera discussione”, li liquida il capogruppo del Pd, Marco Monari, sottolineando che ci vorrebbe più rispetto per l’aula da parte dei grillini. “Il problema non è quanto guadagna la classe dirigente ma quanto vale”, commenta Enrico Aimi (Pdl), tacciando di “invidia e rancore” l’iniziativa dell’M5s.
Anche Silvia Noè (Udc) invita i grillini a “parlare seriamente” di certi temi, invece di “sfruttare così l’occasione dell’assemblea perchè è più mediatica”. Gli emendamenti dei grillini “lo si nasa da un miglio di distanza che sono strumentali”, manda a dire Mauro Manfredini (Lega nord).
I partiti “succhiasoldi” senza fondo…
… inconcepibile!!!