La protesta contro “ACTA” (Accordo Commenrciale anti-contraffazione) che secondo attivisti ed esperti è una “minaccia per la rete” si riversa nelle piazze di tutta Europa.
A fare da apripista c’era stata la Polonia, con 15 mila cittadini nella sola Cracovia intenti a ribadire il loro “NO alla censura”. Ma anche in Parlamento, dove un gruppo di deputati ha indossato la ormai celebre maschera di Guy Fawkes, simbolo di Anonymous, a sua volta sul piede di guerra.
Nei prossimi giorni manifestazioni sono attese ovunque, dalla Francia alla Germania, passando per Svezia, Inghilterra e Romania. Motivo del contendere le norme sulla governance di Internet contenute nel trattato firmato lo scorso 26 gennaio dall’Unione Europea e 22 dei suoi stati membri, Italia inclusa.
Ancora una volta il grimaldello per scardinare la libertà di espressione on line è il diritto di autore, nelle prime bozze tutelato perfino attraverso la disconnessione dei trasgressori. La versione attuale è più morbida, ma comunque pericolosa perchè secondo i detrattori, consente procedure sommarie per la rimozione dei contenuti anche solo ritenuti in violazione dei copyright e criminalizza i provider.
Ma la firma non è stata indolore. Anzi: il relatore al Parlamento Europeo (Kader Arif) di è dimesso dall’incarico per protesta condannando l’intero processo che ha portato alla firma dell’accordo. Nessuna consultazione della società civile, mancanza di trasparenza fin dall’inizio delle negoziazioni.
Gli attivisti hanno chiesto di sommergere di e-mail i propri rappresentanti all’Europarlamento, che dovrà esprimersi definitivamente entro giugno. L’obbiettivo è ottenere una battuta d’arresto, così da compromettere l’intero iter dell’accordo.
A tal fine Avaaz.org ha raccolto oltre 1 milione di firme in pochi giorni.
fonte: Fabio Chiusi (IL FATTO QUOTIDIANO) 31genn.2012
Per maggiori informazioni su ACTA:
http://www.youtube.com/watch?v=72sxGIfqakg