Una manovra (testo) da 70 miliardi di euro. Facendo rapide proporzioni significa 1.000 euro a testa. Già, a testa, perchè questa manovra non brilla per proporzionalità.
Sono 70 miliardi che gli italiani dovranno cacciare dalle tasche, per pagare la famigerata crisi, ma sopratutto gli interessi di quei 2.000 miliardi di euro di debiti che i nostri vecchi e sempre presenti politici c’hanno lasciato, e stanno lasciando ai nostri figli.
E questi politici vecchi e nuovi, ma che in sostanza son sempre gli stessi, vanno a blaterare di tagli alla politica. Dai tagli alle province, ai tagli delle poltrone, ai tagli dei parlamentari…in generale ai tagli della politica. Questa politica che è un carrozzone che costa agli italiani miliardi e miliardi di euro all’anno, tra superstipendi, auto blu, aerei blu, rimborsi elettorali, elezioni non accorpate, ecc…
Ma andiamo a vedere chi parla di tagli alla politica.
Quei politichetti di destra e sinistra bravi a parole a cui sono stati tolti i finanziamenti pubblici, e che neanche 8 mesi dopo li reintrodusse chiamandoli rimborsi, e che dal 1999 al 2008 sono cresciuti del 1100%
E qualcuno adesso, dopo che il moVimento vi ha rinunciato vuole promuovere un referendum per abolirli, quando la cosa più semplice da fare per essere coerenti, è non prenderli nemmeno. Perchè sono soldi degli italiani. E chi li prende disattende la volontà dei cittadini.
O sempre quei politichetti di destra e sinistra bravi a parole che da anni dicono di voler abolire le province, ma mai lo fanno….ed in cui continuano a candidarsi per governarle seppure ritengono siano da abolire.
Oppure sempre quei politichetti di destra e sinistra che continuano ad imporci tagli ai servizi, ad alzarci le tasse, ma continuano a guadagnare migliaia e migliaia di euro al mese. E che prima di chiederci sacrifici dovrebbero decurtare i loro stipendi portandoli a livelli umani (guadagnare oltre 10.000€ per un consigliere regionale è offensivo).
Quando poi i 1000 parlamentari che stanno a Roma e che guadagnano esageratamente sulle spalle degli italiani, fanno questo…beh…allora è veramente troppo. Andrebbero licenziati tutti.
Mi dispiace ma non ci credo più. Non credo più a una destra liberale che punta ad una riduzione della presenza statale nella vita quotidiana, perchè sta marciando sulle difficoltà delle persone. Non credo più ad una sinistra che punti a ridurre le differenze tra i cittadini, perchè i suoi rappresentanti dentro la casta dimostrano di razzolare diversamente da come predicano.
Io non credo più a chi dice A e fa B. Io non credo più a questa destra e a questa sinistra.
Io credo che la politica si faccia con l’esempio, e questi partiti, oggi, sono un cattivo esempio.
Davide Zanichelli
complimenti,bell’articolo…!!! concordo su quanto affermato da Davide, se i politici vogliono effettuare tagli diano l’esempio, la politica è una spesa pubblica e visto che si parla tanto di tagliare questa spesa si dovrebbero fare due conti e tagliare i costi della casta…!!!
non si può pretendere rigore e rispetto dai cittadini quando l’esempio che si da è tutt’altro, si parla di tagli a settori che ormai sono già all’osso…tagli che alla fine si ripercuotono sempre sulle fasce più deboli, anche la pseudo opposizione ,quella che parla sempre di giustizialismo e rigore, quando si tratta di ritoccare i propri privilegi non perde un’occasione….
finché continuano a pensare all’interesse di partito e sopratutto a non toccare i loro stessi non potranno mai aspettarsi supporto dai cittadini… sopratutto dalle nuove generazioni, sempre più stanche e sfiduciate da questo sistema, generazioni condannate ad un eterno precariato e senza prospettiva di un futuro stabile…
e proprio vero che questa politica è fatta da gente già morta e si vede dalla perdita di consensi che si e creata da parte delle persone nei confronti di entrambe le coalizioni di questo bipolarismo…
Ciao Giuseppe!
Sintesi perfetta di una situazione politica di inciuci e false promesse! Quindi… rimbocchiamoci le maniche e riprendiamoci in mano il nostro futuro… direttamente!!!