Incredibile, anziché andare avanti qui torniamo indietro… Tanto indietro da risalire ai tempi della prima rivoluzione industriale: a Porto Tolle, in provincia di Rovigo, alle porte della nostra “civile” Emilia-Romagna, Enel intende riconvertire la sua centrale ad olio combustibile in una centrale a carbone da 1960 MW!
È un segnale sconfortante di come nel campo dell’energia si continui a guardare al passato anziché al futuro. Ma, ovviamente, la preoccupazione è grande anche per le pesantissime ripercussioni sulla qualità dell’aria nella zona.
Sappiamo tutti che la Pianura Padana è già oggi una delle zone più inquinate d’Europa, senza bisogno di una nuova fonte di smog.
Anche se la centrale sorge su territorio della Regione Veneto, certo non possiamo sperare che i fumi inquinanti si fermino sulle sponde del Po. Per questo sollecitiamo un intervento del Presidente Vasco Errani, che è anche Presidente della Conferenza Stato-Regioni, perché si faccia portatore di una richiesta lungimirante di investimenti nel Parco del Delta del Po che siano orientati allo sviluppo del turismo, dell’agricoltura e della pesca nel massimo rispetto dell’ecosistema della zona e della sostenibilità delle attività.
Per aggirare il parere negativo del Consiglio di Stato sulla riconversione a carbone dell’impianto nel delta del Po, il governatore del Veneto LUCA ZAIA ha modificato la normativa del parco regionale che vietava la presenza di impianti a combustibili fossili… mha!!!