L’organizzazionedelle Nazioni Unite ha votato all’unanimità in data 2 luglio 2010 la creazione di una nuova entità per accelerare i progressi nel soddisfare le esigenze delle donne e delle bambine in tutto il mondo: “UN Women“.
Attiva da gennaio 2011 avrà il compito di premere sui 192 Paesi dell’Assemblea generale sui temi dell’integrazione femminile e della lotta alle disuguaglianze.
Qui di seguito alcuni dati mondiali sui diritti negati:
- 80% la quota di donne sul totale delle vittime del traffico di esseri umani
- 60 milioni le ragazze sotto i 18 anni che sono costrette ai matrimoni forzati
- 141 gli Stati nel mondo dove lo stupro domestico è legale
- 140 milioni le donne che vivono tutt’ora con le conseguenze di mutilazioni genitali; e ogni anno se ne aggiungono 3 milioni
- 48,4% la percentuale di popolazione femminile sopra i 15 anni di età economicamente inattiva contro il 22,3% degli uomini
- 18,7 milioni le donne rimaste disoccupate dopo la crisi economica scoppiata nel 2008
- 2/3 cioè 517 milioni le donne adulte che non sanno leggere e scrivere: i 2/3 del totale di 776 milioni di analfabeti nel mondo
- 1 minuto: ogni minuto una donna muore di parto
- 1 su 16 le donne che rischiano di morire per cause legate al parto in Africa (in Europa il rapporto è di 1 donna su 1.400)
- 46,1% il tasso di occupazione delle donne italiane (la media europea è del 58,3%)
- 16,8% il divario retributivo tra uomini e donne in Italia
- 6,7 milioni le donne italiane che hanno subito violenza fisica o sessuale (31,9%)
- 193 le donne presenti in Parlamento in Italia (pari al 20,3%)
- 847 le donne sindaco (il 10,59%)
- 2 le presidenti di regione (il 10,59%)
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