Il giorno X è arrivato. Dopo quattro anni di esperimenti, di prove tecniche e di battage mediatico, il Plastiki ha tolto le ancore il 20 marzo per iniziare la sua avventura nel Pacifico.
Tre mesi di navigazione e una rotta, più o meno, di 11 mila miglia nautiche (velocità media stimata 5 nodi), da San Francisco a Sydney. Non è una regata nè una dimostrazione velica: piuttosto, un’impresa ecologica, alla scoperta dei luoghi minacciati dall’inquinamento e dalla mancanza di una reale politica ambientale.
Dietro tutta questa grande operazione David de Rothschild, ultimo discendente della potente dinastia fondata nel XVIII secolo da Mayer Amschel Rothschild. Già nominato Young Global Leader al World Economic Forum nel 2007, è sempre stato un esploratore attento alle tematiche “ECO”. E così, dopo aver attraversato l’Artico ed aver perlustrato la foresta dell’Ecuador, ora David naviga con un catamarano di 60 piedi fatto tutto con bottiglie di plastica riciclate (12.500) e un sistema energeticamente autonomo: a bordo ci sono i desalinizzatori, le pale eoliche, il riciclatore di escrementi per coltivare l’orticello, un enorme contenitore per recuperare l’acqua piovana ed i pannelli fotovoltaici per caricare i rollafiocco.
Non ci sono frigoriferi e l’equipaggio è costretto ad arrangiarsi con cibi liofilizzati: per verdura e frutta si raccoglie ciò che danno l’orto ed il giardino verticale creati sulla barca.
Una vera impresa che diventerà un documentario per il “Natural Geographic”, con la volontà di far conoscere lo stato di “affanno” del nostro Pianeta.
La rotta, che prevede una serie di tappe nelle zone più critiche, attraverserà anche l’Eastern Garbage Patch (la discarica del Pacifico Orientale), un’area di alta pressione, senza vento, dove le correnti creano montagne di rifiuti galleggianti.
Le tappe si possono seguire in diretta attraverso i due siti dedicati: 1 e 2
fonte: Vanity Fair
sarebbe importante caricare le immagini di quella enorme isola di rifiuti , grande come leuropa , x poi far girare lo scempio in tutto il pianeta chissa? creasse qualche riflessione .
Ritengo che questa sia un’impresa unica nel suo genere… un’imbarcazione totalmente autosufficiente a navigare per mesi nell’oceano… stupefacente!
Inoltre si possono seguire le loro tappe sui link collegati…