Ogni parola perde significato al pensiero delle atrocità che l’uomo riesce a compiere, possiamo solo cercare di alimentare la nostra coscienza di donne e di uomini liberi e uguali per vincere le sfide del tempo presente e il riapparire dei fantasmi del fanatismo, dell’intolleranza e di ogni forma di discriminazione razziale, religiosa, culturale e di genere che riemergono spesso nell’acquiescenza e nell’indifferenza di troppi.
Queste le parole di Primo Levi, apposte all’ingresso del padiglione che commemora gli italiani internati nel campo di Auwschwitz :
«Visitatore, da qualunque paese tu venga, non sei un estraneo.
Perché il tuo viaggio non sia stato inutile, perché non sia stata inutile la nostra morte per te e per i tuoi figli le ceneri di Oswiecim valgono di ammonimento; fa’ che il frutto orrendo dell’odio di cui hai visto qui le tracce non dia nuovo seme né domani né mai».
In occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA 2010
“Il Canto delle Lucciole” Rappresentazione teatrale
Mercoledì 27 gennaio – ore 21,00 presso il Teatro del Fiume a Boretto (RE) – ingresso gratuito
Nell’ambito delle manifestazioni per la ricorrenza della Giornata della Memoria, l’Amministrazione comunale di Boretto in collaborazione con Reggio Iniziative Culturali, celebra la Giornata della Memoria con la struggente performance teatrale “Il canto delle lucciole”, un’appuntamento tra parole e musica, tra testimonianze e melodie, un progetto, nato dall’idea di M.Antonietta Centoducati (voce recitante) e Luigi Verrini (chitarra).
Il titolo, è il verso di una poesia di Pablo Neruda che la giovane Daniella, protagonista del racconto biografico «La casa delle bambole», prigioniera in un campo di prostituzione tedesco, recita ossessivamente per fuggire, almeno con la mente, dagli orrori e dalla terribile tragedia a cui ogni giorno è costretta ad assistere, come una bambola inerme e indifesa.
L’attrice Maria Antonietta Centoducati ha selezionato brani tratti dal celebre Diario di Anna Frank, dallo sferzante testo di Peter Weiss L’Istruttoria, con le memorie di coloro che sono sopravvissuti, e dal commovente “La casa delle bambole” di autrice anonima, il cui nome è soltanto un numero, KZ135633.
La musica interviene a sottolineare emotivamente, con forte valenza espressiva e con brani legati ai contenuti testuali, le testimonianze e i fatti narrati.
Un percorso nella memoria dell’olocausto, una esperienza intensa…PER NON DIMENTICARE!
**Aggiungo oggi, dopo aver assistito a “Il Canto delle lucciole”, che son stati bravissimi sia l’attrice (e ideatrice di questo progetto) che il musicista., é stato veramente toccante.
Mi chiedo come mai il comune di Guastalla non abbia sentito la necessità, se non di un’iniziativa simile, almeno di un messaggio sul sito a commemorazione del giorno della Memoria.**
Certo che da Guastallesi dover andare a Boretto per commemorare questa giornata… Complimentoni all’amministrazione comunale guastallese che sembra AVER DECISO DI “DIMENTICARE”
VORREI DEDICARE UNA BELLISSIMA POESIA DI PRIMO LEVI ALLA GIUNTA DI GUASTALLA CHE PERSONALMENTE NON MI RAPPRESENTA E CHE NEL
GIORNO DELLE MEMORIA E’ STATA COLPITA DALL’AMNESIA E A CUI CONSIGLIO UNA CURA A BASE
DI FOSFORO.
“VOI CHE VIVETE SICURI
NELLE VOSTRE TIEPIDE CASE,
VOI CHE TROVATE TORNANDO A SERA
IL CIBO CALDO E VISI AMICI:
CONSIDERATE SE QUESTO E’ UN UOMO
CHE LAVORA NEL FANGO
CHE NON CONOSCE PACE
CHE LOTTA PER MEZZO PANE
CHE MUORE PER UN SI’ O PER UN NO.
CONSIDERATE SE QUESTA E’ UNA DONNA,
SENZA CAPELLI E SENZA NOME
SENZA PIU’ FORZA DI RICORDARE
VUOTI GLI OCCHI E FREDDO IL GREMBO
COME UNA RANA D’INVERNO.
MEDITATE CHE QUESTO E’ STATO:
VI COMANDO QUESTE PAROLE
SCOLPITELE NEL VOSTRO CUORE
STANDO IN CASA ANDANDO PER VIA,
CORICANDOVI, ALZANDOVI.
RIPETETELE AI VOSTRI FIGLI.
O VI SI SFACCIA LA CASA,
LA MALATTIA VI IMPEDISCA,
I VOSTRI NATI TORCANO IL VISO DA VOI.”
CHI NON HA MEMORIA NON HA FUTURO
NE’ SPERANZA.
ELENA
è chiaro che queste giornate sono limitate ma importanti , dovrebbe essere una prassi giornaliera dell’agire politico e sociale , se pensiamo a come se la passano le categorie colpite dall’olocausto oltre agli Ebrei cioè disabili , zingari , omosessuali in questo momento in Italia ci vengono i brividi
Mi dispiace che quest’anno all’asilo comunale da mio figlio non sia stato appeso alcun cartello… per non dimenticare…
Non è colpa dell’asilo, anzi le maestre hanno parlato ai bambini della parola “memoria”… ma dell’amministrazione che non ha ritenuto di “dover ricordare”…
Mi dispiace davvero!!!
Ogni giorno dovrebbe essere il giorno della Memoria,affinchè il 27 Gennaio non diventi il giorno dell’Ipocrisia!
“…e li vedrai,i mandanti della Guerra,gli speculatori della nostra vita e dei beni primari come L’Acqua,i lacchè dei mafiosi schiavisti a Rosarno,i “pacifici” razzisti nella loro candida camicia verde-speranza, i falsi cristiani che ogni domenica sono in prima fila alla Santa Messa e poi sono i Papponi di queste povere prostitute,schiave del Sesso….
sì,li vedrai là davanti ai microfoni a farsi belli il Giorno della Memoria,perchè ai milioni di persone che passarono per il camino o che se ne andarono,sfiorati dal bacio del metallo,la morte fu un niente rispetto allo schiaffo del loro Ricordo infangato dall’Ipocrisia dei loro nipoti.”