Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera:
« Meglio rimboccarci le maniche
Siamo un gruppo di semplici cittadini di Pescomaggiore, l’antico borgo in montagna vicino l’Aquila.
Il 6 aprile alle 3 e 32 abbiamo perso la casa.
Solo 1 su 10 di noi questo inverno sarà il “fortunato” cui verrà offerto un tetto sotto cui ripararsi, 10 km lontano dal paese.
Invece di lamentarci abbiamo preferito rimboccarci le maniche.
Meglio una casa vera, specie se costa come un container
Tre generosi compaesani ci hanno messo a disposizione un terreno, con un panorama da mozzare il fiato, a pochi passi dal centro storico.
Con l’aiuto di avvocati e architetti volontari, abbiamo progettato e stiamo cominciando a costruire sette piccole abitazioni che devono essere pronte prima del freddo.
Stiamo dimostrando che è possibile fare case economiche, ecologiche e rapide da realizzare se usiamo prevalentemente materiale naturale, economico e reperibile sul posto: la struttura portante in legno, la tamponatura in balle di paglia, il cemento ridotto al minimo, le stufe a pellet per scaldarci, i pannelli solari e fotovoltaici che ci daranno l’energia elettrica e l’acqua calda di cui avremo bisogno.
La mano d’opera siamo noi stessi che impugnamo gli attrezzi del mestiere e preferiamo la fatica attiva all’indolenza obbligatoria del terremotato.
Così, con la cifra di 150 mila euro con cui voi normalmente paghereste una casetta, noi possiamo costruirne sette; ma ricordate che noi abbiamo perso tutto e che lo Stato non ci sta aiutando, quindi anche quei pochi soldi che servono, per noi sono tantissimi.
Meglio la solidarietà diretta
Gli italiani sono già stati generosi e hanno sottoscritto molti soldi per il terremoto; purtroppo però a noi è arrivata solo qualche tenda e molte chiacchere.
Questo ulteriore sforzo che chiediamo, invece, va direttamente da voi a noi: avrete nome e cognome di chi li usa, potete controllare su questo sito come procedono i lavori, soprattutto potrete partecipare alle decisioni.
Questi bilocali e trilocali ci permetteranno di non abbandonare Pescomaggiore in attesa della ricostruzione e di mantenere vivi i nostri rapporti sociali. »
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SOSTEGNO ECONOMICO:
IBAN: IT 87 S 05748 15404 100000008397
COMITATO PER LA RINASCITA DI PESCOMAGGIORE
CAUSALE: ECOVILLAGGIO
Contattaci per chiarimenti all’indirizzo:
eva@pescomaggiore.org
Contatti:
Antonio Cacio 328 5428008 A Sud
Avv. Dario D’Alessandro 328 9436136 Comitato per la Rinascita di Pescomaggiore
Fabrizio Pambianchi 339 8980500 Logistica 3e32
Arch. Paolo Robazza 349 7872666 Beyond Architecture Group
Per maggiori informazioni potete visitare il sito web di “EVA – progetto Eco Villaggio Autocostruito”
Ciao sono Antonio Cacio, spero che presto ci verrete anche a trovare, perchè visto dal nostro punto di vista il re è davvero nudo e non è un bello spettacolo. Grazie per l’aiuto economico, che è fondamentale per l’immediato, ma anche per voler allacciare la rete tra realtà che lottano, anche se in ambiti diversi, per una lenta e costante rivoluzione. A Presto
Infatti….c’è da sperare davvero che stavolta si costruisca con criteri antisismici.
O meglio, non c’è da sperare, c’è da CONTROLLARE. Qua non si scherza, si parla della vita delle persone.
Grazie x il LINK.
Ottima idea il confronto delle immagini a distanza di tempo.
Io sono dell’avviso che: SI’ si poteva fare di più!
… forse non dopo il terremoto ma prima sicuramente!!!!!!!!
Ho trovato queste foto girando, un bel metro di paragone per capire quanto è stato fatto…
http://tg24.sky.it/tg24/album/terremoto_abruzzo_prima_dopo.html
Incredibile….si poteva fare di più?