Il Comune di Guastalla ha distribuito mercoledì 3 giugno 2009, presso la Scuola di Infanzia Arcobaleno un libretto “Regolamento per la tutela e il benessere degli animali”, riguardante le norme approvate dal Consiglio Comunale il 25 marzo 2009.
All’interno vi sono anche poesie di bambini della classe 5° Elementare con frasi veramente importanti e valori quali: il rispetto, la fedeltà, l’amore, la tristezza e l’abbandono; decantati con tanto ardore e sentimento che ci si aspetterebbe fossero rivolte a persone più che ad animali.
Trovo quindi irrispettoso la pubblicazione di queste “poesie”.
I bambini dovrebbero comprendere l’importanza di certe parole non attribuibili in modo superficiale a degli animali.
Mi aspetto che i bambini siano educati in modo da comprendere chiaramente la differenza fra esseri umani ed animali e le attenzioni da dedicare agli uni e agli altri.
Mi chiedo anche perchè il Comune si preoccupi di divulgare celermente il libretto sui Diritti degli Animali, mentre da 4 anni stiamo aspettando che distribuisca il libretto sui Diritti dei Diversamente Abili !
(clicca qui e leggi la nostra denuncia)
Io ho un forte amore per gli animali in quanto esseri innocenti (a diffrenza nostra) capaci di sofferenza e sentimenti, senza dimenticare che anche loro sono parte integrante della natura che vogliamo salvaguardare.
Perciò ben venga l’insegnamento del rispetto di questi esseri, talvolta intesi come meri oggetti.
Ma concordo che innanzitutto DEVE ESSERCI IL RISPETTO DELLA PERSONA!
Perciò neppure io mi spiego quale possa essere la scala delle priorità che ha dettato la tempistica nella distribuzione dei libretti in oggetto!…….
Lorenzo, sono in sintonia con te, quelli che trattano gli animali come delle persone non fanno altro che danneggiare l’animale, riversando su di esso le problematiche di comunicazione non risolte che hanno verso i propri simili.
Anche questo è un problema culturale.
E’ sempre più facile parlare di bambini e animali perchè si cerca di raccontare la favola che tutto è bello, tutto va bene, mentre più difficile è affrontare il problema del diversamente abile.
C’è ancora molto da fare, ma ci stiamo impegnando, e tu più di altri.
Siamo noi i disabili sociali!
Al